Nel 2009 ha conseguito la laurea in "Psicologia Clinica e dello Sviluppo"
presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, con la votazione di 110/110 e lode.
è iscritta all'albo A degli Psicologi della regione Lazio con il numero d'ordine 21712.
Nel 2011, inoltre, ha conseguito il certificato di ipnoterapeuta rilasciato dalla
United States Board of Clinical Hypnosis e si occupa di Ipnosi e di ERT
(terapia di sostituzione dell'emozione).
Nel 2015 ha conseguito la specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
presso l'Istituto Skinner di Napoli.
Dott.ssa Rossella Manzione
via Filippo Cesare Annessi 34,
00169 Roma
+39 3285492401
info@rossella-manzione.it
Il modello cognitivo comportamentale postula l'esistenza di una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti e ritiene che molti dei nostri problemi siano influenzati da ciò che facciamo e pensiamo nel presente. Non è la situazione in sé a determinare ciò che le persone provano, ma il modo in cui gli eventi vengono interpretati. Molti disturbi si basano, quindi, su un modo distorto di pensare, che influenza negativamente il comportamento e l'umore. Di conseguenza, agendo sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti, possiamo risolvere molti dei problemi che ci affliggono da tempo. Tale terapia, quindi, mira a modificare i pensieri irrazionali, le emozioni e i comportamenti disfunzionali del cliente, portando a miglioramenti duraturi nel tempo.
Oggi la psicoterapia cognitivo-comportamentale è considerata un trattamento psicologico d'elezione per molti problemi emotivi e comportamentali. Essa è una disciplina scientificamente fondata, utilizzata per il trattamento di varie problematiche, come:
La psicoterapia cognitivo-comportamentale nasce dalla combinazione di due forme di terapia:
Con queste due forme di trattamento, la terapia cognitivo-comportamentale rappresenta un potente
strumento per risolvere in tempi brevi forti disagi psicologici.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è:
La terapia cognitivo comportamentale è adatta al trattamento individuale, di coppia e di gruppo.
La dottoressa effettua terapie individuali indirizzate a adolescenti e adulti.
Quando si parla di realtà virtuale molte persone storcono il naso, pensando che questo sia un modo di "snaturare" e rendere asettico il tradizionale percorso di psicoterapia. Ci tengo quindi a precisare che in psicoterapia è e sarà sempre centrale il rapporto tra terapeuta e paziente, l'alleanza terapeutica che si viene a creare tra di loro e che è il vero motore del cambiamento. L'applicazione della realtà virtuale è soltanto una metodologia innovativa che viene integrata nel normale percorso psicoterapico. Potremmo definirla come un valido aiuto, uno strumento a disposizione del terapeuta nella propria cassetta degli attrezzi. Non è una panacea di tutti i mali, bensì uno strumento che, se usato bene, può avere diversi vantaggi.
Di certo non siamo abituati a pensare alla realtà virtuale in un ambito clinico, quale una psicoterapia. Anzi spesso rimanda al mondo dei videogiochi e del divertimento. Ma in realtà le applicazioni in questo ambito sono davvero molte.
Come terapeuta cognitivo comportamentale spesso le persone si rivolgono a me per superare stati d'ansia, fobie e ossessioni. Una delle tecniche principali del mio approccio è la Desensibilizzazione Sistematica, in cui il paziente viene esposto, prima in immaginazione e poi in vivo, alle situazioni che teme, che gli procurano ansia e disagio. L'esposizione avviene gradualmente, partendo da quelle meno ansiogene, per finire con quelle più temute. Seppur efficace, questa tecnica ha diversi limiti. Difficilmente potremo far sperimentare al paziente nel nostro studio situazioni come volare su un aereo, guidare un'auto, prendere la metropolitana, interagire con un animale o un insetto, parlare in pubblico, ecc.
Ed è qui che la realtà virtuale viene in nostro aiuto, simulando in modo molto realistico una situazione. Il paziente vi si immerge attraverso l'uso di un visore di realtà virtuale posto sul viso ed avrà la percezione di essere fisicamente lì. La realtà virtuale è infatti "immersiva".
Il nostro cervello non è capace di distinguere tra un evento reale e uno simulato. Per questo, sperimentare una situazione attraverso la realtà virtuale ci permettere di apprendere come se fossimo davvero lì, ma in un contesto protetto, sicuro, controllato e graduale.
Ho scelto di avvalermi di questo strumento innovativo per offrire ai miei attuali pazienti e a quelli futuri, una soluzione sicura, efficace e personalizzata per aiutarli a superare le proprie paure e vivere una vita soddisfacente e felice.
Presso il mio studio è possibile affrontare tramite la realtà virtuale le seguenti situazioni:
Puoi contattare la dott.ssa Rossella Manzione per un appuntamento o una consulenza, telefonando o inviando un email.